Un’urna rinvenuta negli anni Sessanta nella Necropoli della Badia di Volterra è adesso esposta al Museo Archeologico di Cecina alla Cinquantina. Si tratta di un reperto particolare, sia per le dimensioni che per il materiale utilizzato. L’urna di Volterra, rimasta a lungo nei magazzini della Soprintendenza, viene adesso ricongiunta con il resto dei materiali rinvenuti nella tomba, già esposti al Museo di Cecina fin dal 2003, anno della sua inaugurazione.

Urna di VolterraLa cassa dell’urna è realizzata in Selagite, una pietra appunto raramente impiegata per le urne. Sulla facciata principale dell’urna si distingue ancora molto bene una scena di battaglia, sul lato corto destro normalmente non scolpito, compare una divinità alata che regge una torcia spenta rivolta verso il basso, simbolo della morte stessa. Sul coperchio compare la figura della defunta, poggiata su un cuscino con il gomito sinistro. La donna che si poggia il dito indice sulla guancia sinistra indossa una cintura con diadema sulla veste. La mano destra regge un melograno.

Eccezionali sono anche le dimensioni; la cassa, di 90x31x52 cm, è molto più grande di quella di una comune urna volterrana. L’urna che può essere datata al II secolo, nonostante le sue particolarità appartiene ad una tomba a camera ipogea, un tipo comune in età ellenistica (IV-II sec. a.C.) nell’ambito delle famiglie dell’aristocrazia volterrana.

Pubblicità

Urna di VolterraTombe di questo tipo si trovano, oltre che nelle necropoli della città, nel territorio e in particolare lungo la valle del Cecina, via di passaggio che metteva in contatto Volterra con il Mediterraneo.

Il Museo Archeologico in queste festività sarà chiuso nei giorni 25-26 dicembre e 1-6 gennaio. Mentre è aperto e visitabile venerdì 24 e venerdì 31 dicembre dalle ore 9 alle 13. Dal 2 gennaio orario regolare (venerdì – sabato – domenica 9-13  e 14-18).