paperini“La rottura più bella della mia vita”. E la rottura in questione è quella del crociato, subito praticando taekwondo. È grazie a quella battuta d’arresto che il rosignanese Francesco Paperini, mettendo da parte il diploma di perito meccanico, ha capito che la sua vita sarebbe stata dedicata alla fisioterapia. Una ‘missione’ che lo ha portato fino all’exploit sportivo della stagione: la vittoria della Coppa Davis, dopo 47 lunghissimi anni. Nel team federale che ha supportato Sinner e compagni a Malaga c’era anche lui. E anche lui ha alzato al cielo la mitica insalatiera. “Un traguardo che arriva da lontano, Frutto di tanto lavoro e fatica”.

In mezzo c’è stato (anche) il baseball. Appena laureato all’Università di Pisa, Francesco Paperini si è fatto le ossa lavorando per il Coni, all’Accademia nazionale di baseball. Pochi mesi e subito la convocazione nella squadra Nazionale di Baseball. Francesco si specializza nella riabilitazione della spalla e arriva il primo incarico all’accademia Nazionale di Tennis. È dal 2011 che Francesco segue gli atleti della Federazione Italiana Tennis negli Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e New York) e nelle prestigiose Fed e Davis Cup. “E nel 2011 l’Italia non era neppure nel world group. Ora siamo campioni del mondo. La vittoria è il frutto dei sacrifici e di tante battaglie, comprese delusioni e sconfitte. Il nostro compito – spiega Paperini che, appena rientrato da Malaga, ha preso un treno per raggiungere Bordighera per i test degli under 16, ovvero i campioni di domani – è creare salute e longevità, ‘costruendo’ di fatto l’atleta. Sinner è un talento, ha rigore e metodologia. Ma ci sono giocatori meno talentuosi che diventano comunque fortissimi in carriera grazie ad un lavoro costante e mirato”.

La Coppa Davis

Pubblicità

paperiniSinner? Un esempio per tutti, è lo sportivo per eccellenza. Per il rigore che dimostra nel lavoro ma anche per il comportamento. È il primo che saluta nello spogliatoio, ringrazia dopo il trattamento, ti coinvolge nella vittoria… Ma lo spirito di squadra è stato fondamentale. Ho visto i giocatori in panchina sempre in piedi a fare il tifo, i ragazzi si sono caricati a vicenda e anche la presenza di Berrettini, pur infortunato, è stata molto importante. Il ct Volandri ha ricevuto un’eredità importante ma ha saputo creare una progettualità tutta sua. E questo ha portato al successo. Le aspettative c’erano e anche tanta fiducia. Concretizzare, però, è un’altra cosa. Noi abbiamo dato il nostro fondamentale contributo: a fine stagione si accumula la fatica che noi siamo chiamati a disinnescare”.

Il Club Italia

Si chiama così il servizio creato dal professor Pier Francesco Parra, suo mentore, laserista di fama mondiale oltre che uno dei medici sportivi più rinomati e conosciuti, che ancora oggi è attivo, grazie al prezioso contributo della dottoressa Elisabetta Parra e il responsabile medico federale dottor Emilio Sodano. Il Club Italia segue gli atleti dalle qualificazioni fino alla fine del torneo. “Un medico, un fisioterapista e un osteopata. Giriamo tutto il mondo. Prossima tappa, per me: il torneo di Miami “.

I centri specializzati

paperiniDell’universo Paperini fa parte anche la ‘famiglia’ Fisiopro, centro specializzato nella prevenzione, cura e riabilitazione dell’apparato muscoloscheletrico. “E’ il mio modo di dare un contributo al territorio dove sono cresciuto, creare qualcosa dove prima non c’era”. Due soci insieme a Francesco ovvero Pietro Graziani e Sandro Giobbi, uno staff di 18 specialisti nella clinica a Rosignano. E poi lo studio alla Pubblica Assistenza, sempre a Rosignano, e quello a Livorno. Grandi emozioni e piccole emozioni, quelle di tutti i giorni, che continuano a mescolarsi. “E’ questo il bello del mio lavoro”.