Un’intera parete di giochi in scatola. Per principianti, e per gamer (i più esperti). Ce n’è per tutti i gusti. E poi ci sono Antonio e Valentina che sono pronti a consigliare, raccontare, suggerire, perfino accompagnarvi al tavolo e spiegarvi nei minimi dettagli le regole del gioco.

La Ruzzoteca Tana dei Goblin è un’associazione  affiliata ad ACSI e riconosciuta dal CONI che ha la propria casa in via delle Sorgenti a Livorno. E’ una ludoteca, ma un po’ anche un pub per i suoi soci, dove poter trascorrere un pomeriggio o una serata piacevole, tra giochi, panini e birre. Noi l’abbiamo scoperta perché l’abbiamo scelta per ospitare la presentazione dei libri di Antonio Alvares, La Saga di Luna, e ci è subito apparsa come il luogo ideale per parlare di fantasy e di fantascienza.

un posto da nerd? no, e’ il luogo ideale per una serata divertente

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ruzzoteca Qui i “nerd” trovano sicuramente una casa accogliente, un locale a misura delle loro passioni, ma è il posto ideale per chunque per trascorrere una serata alternativa in compagnia degli amici, per farsi consigliare un gioco facile e provarlo. Il target dei soci va dai 18 ai 40 anni.

La Ruzzoteca esiste dal 2017, una realtà piuttosto unica nel suo genere a Livorno e anche nella provincia. Ad aprirla sono stati due, ovviamente, appassionati di giochi, Antonio e Valentina. “Avevamo un gruppo di gioco con gli amici, facevamo sia giochi di ruolo che da tavolo, e in quel periodo in Italia stava un po’ prendendo piede la cultura del ‘ludo-pub’, così abbiamo pensato di offrire a tutti un luogo dove giocare e anche un’associazione per promuovere la cultura del gioco da tavolo e del divertimento sano“.

ruzzoteca E negli anni, parentesi Covid a parte, sperando che presto sia anche possibile chiuderla, la Ruzzoteca si è anche caratterizzata per una serie di eventi: la festa di Halloween, che coincide con il compleanno dell’associazione, e il  Ballo del Ceppo, che vede la grande sala addobbata per la cena tradizionale. “Speriamo di poter tornare presto ad orgnizzarli”. Intanto ad essere ripresi sono i tornei e le serate a tema dedicate ai singoli giochi.

il nostro obiettivo è far avvicinare chiunque al mondo dei giochi in scatola

ruzzoteca Abbiamo chiesto a Antonio e Valentina di suggerirci due giochi per una serata.

Proposta numero 1: per un gruppo di amici, che vogliono fare due risate, e che non hanno esperienza di giochi da tavolo. Throw throw burrito, un gioco di carte, dal regolamento semplice, e una componente di follia che lo rende un party game divertentissimo: il lancio dei burrito che dà vita a risse e duelli (sempre di burrito ovviamente).

Proposta numero 2: per chi ha già dimestichezza con i giochi da tavolo, anche con quelli più “mattoni”, Golem, un classico ‘german’ come genere, un gioco di strategia e gestione delle azioni.

Ovviamente chiunque può entrare e “mettersi nelle loro mani”, facendosi suggerire, come abbiamo fatto noi, un gioco per trascorrere la serata. “Il nostro obiettivo è proprio questo: riuscire a far avvicinare anche persone che non sono avvezze al mondo dei giochi in scatola, e siamo a disposizione per spiegare le regole e aiutarli nel gioco”. Quello che succede un po’ nel padiglione giochi di Lucca Comics o al Play di Modena.

sarebbe bello tornare ad avere a livorno il festival labronicon

ruzzoteca E due volte al mese il martedì c’è il Sit and Play, di volta in volta dedicato a dei giochi diversi: entri, ti siedi, e avrai lo “spiegone” direttamente al tavolo. “Ricominciare con questi piccoli eventi è già un grande passo avanti. E siamo felici anche di fare cose diverse, come ospitare la presentazione di ua saga che, siamo sicuri, i nostri soci troveranno avvincente”. Ma la vera ambizione sarebbe tornare a partecipare al Labronicon, il festival dei giochi, del fumetto e del cosplay di Livorno, all’interno del quale La Ruzzoteca curava lo spazio gioco.

Nel frattempo c’è anche spazio per i progetti “sociali”. Con ‘Dopo di noi’ per promuovere il gioco tra i ragazzi con problemi cognitivi. “Abbiamo concluso un progetto con un gruppo di ragazzi sordomuti e adesso ne abbiamo proposto uno per le persone in emergenza abitativa”. Il gioco è un modo per aggregare e includere. E per sorridere. E quale miglior terapia?