Prosegue la sua corsa oltre le festività natalizie la mostra personale di pittura di Sergio Bertolini, ampia esposizione antologica allestita nella “Sala Il giardino dei tigli” del DFL di Cecina, in piazza della Stazione.

Nature morte, scene di caccia, scorci e flutti marini, campagne “semplificate” dalla prossimità del mare, ma c’è anche, talvolta, la figura: ermetica, chiusa nella sua elegante solitudine, nella continuità del suo ruolo solido, ma consapevolmente transitorio.
Originale schiettezza e semplificazione delle forme per soggetti fieramente classici, talvolta tenebrosi e narrativi come nei quadri di matrice seicentesca e fiamminga, o malinconicamente solari, nelle campagne insolitamente sospese fra l’800 e gli anni ‘70 del ‘900, animati da un ritmo interno che ha molto di immediatezza e decisione del messaggio, e dove la fantasia inventa una realtà, più osata e intensa, nelle luci e nei toni, dello stesso reale.
Il trasfigurato assume sottilmente le sembianze del realismo nella ricerca pittorica di Sergio Bertolini, autore riservato eppure costante negli anni, in una lunga carriera di ricerca, capace di sintesi più o meno consapevoli, fra gli influssi paralleli dei pittori macchiaioli e labronici ed il bagaglio solido di una  cultura visiva che guarda alla storia pittorica del nord Europa, oltre lo spazio ed il tempo consueti.
Così le marine crepuscolari e intense di Bertolini, suggestionate dalla prossimità biografica alla costa cecinese, e non molto distanti da quella livornese, si distinguono per quell’atmosfera notturna in pieno giorno, per quel sospendersi in un non luogo che diviene codice di atmosfere universali.
Ricercatore di luce e colore, dalla pittura ad olio ai recenti acrilici, avventuriero nella forma Sergio Bertolini, è autore di un’arte volutamente e orgogliosamente classica, a cui sa restituire eleganza, ma anche sottili moti di innovazione.
Difficile non essere sedotti e accompagnati in quei percorsi di fiumi e ruscelli, il cui piano viene direttamente incontro allo spettatore, ma i cui toni di colore, suggeriti dal reale, assumo eccessi ed invenzioni che rivelano esiti di un sentimento pittorico denso eppure surreale.
Orario di apertura mostra su appuntamento: dalle 15 alle 19.
Info: dlfcecina@dlf.it.