Ecco che arrivano le prime giornate di sole, di quelle che senti il tepore gradevole che ti fa sognare l’estate, e allora esci dal nido e vai a fare un giro da qualche parte, niente di impegnativo, qualcosa in zona.
Si dà il caso che in zona Bibbona ci sia una testimonianza del nostro glorioso passato, purtroppo troppo spesso presa di mira da ragazzetti irrispettosi e vandali senza scrupoli.
Stiamo parlando delle Grotte Gialle, nate nel IV e V secolo come tombe etrusche, scavate nella friabile calcarenite e che ci affascinano con cunicoli e sculture di epoche antiche.
Vi si arriva dopo una breve passeggiata nel bosco, quindici minuti a passo normale, dove potete godervi gli odori e i rumori tipici di questi periodi dell’anno. Camminando vi sembrerà di addentrarvi in un piccolo canyon, data l’altezza delle pareti che vi affiancano e guardando queste pareti non potrete non vedere le tane degli animali selvatici, che la notte scavano improvvisati rifugi e magari sono ancora lì dentro a riposare e aspettare il calare delle tenebre per riprendere a procacciarsi il cibo. Non so voi, ma tutto ciò lo troviamo estremamente affascinante.
Poi si arriva a destinazione. Il complesso principale reca tre anfratti, poi un altro poco più avanti, più nascosto, che conduce a sua volta a uno ancora più nascosto: percorrendolo, stando ovviamente chini perché sono grotte abbastanza basse, si spunta nel mezzo della vegetazione e vi potrete per un attimo sentire dei novelli Indiana Jones, che esce da un tempio dimenticato, facendosi spazio tra il lussureggiante verde di qualche foresta.
Sulle pareti potrete ammirare, come dicevo, le sculture nella pietra fatte dai nostri antenati.
Di alcune sarà difficile identificarne il disegno originale, altre risulteranno di più chiare interpretazione, e ancora, di altre si è insicuri se siano dell’epoca o più moderne (vandali più “artistici” magari).
Ahimè, guardando verso la strada da cui si arriva, si nota un rigagno lo giallastro, del colore delle grotte, simbolo della lenta erosione di questa friabile roccia a opera del vento e della pioggia, quindi le sculture spariranno sempre di più.
È una passeggiata di un’oretta e mezza al massimo. Vi consigliamo di andare a visitare questo luogo carico di storia. Ne uscirete affascinati.
Come arrivare: link google maps
Da via del Paratino svoltate nella via vicinale delle Tane in direzione colline. Non ci sono parcheggi e non vi addentrate con l’auto nelle traverse perchè le strade sono dissestate. E poi sennò che escursione sarebbe!
Poco prima di raggiungere le Grotte Gialle troverete anche un’area pic nic con tavoli.