Quanti neogenitori si confrontano sulle coliche del proprio figlio, se ne soffre, quando ne soffre, quali siano i trucchi per eliminarle…. Eppure rientrano a pieno titolo nel capitolo “Falsi miti e leggende”.

Colica gassosa è un termine apparso su un’importante rivista di pediatria ormai 60 anni fa, è tradizionalmente accettato, ma in realtà le coliche gassose non esistono. Sono più l’espressione del neonato ad un momentaneo disagio.

Per colica in medicina si intente un dolore, in questo caso di pertinenza intestinale, di tipo intermittente, mentre per gassosa, che questo dolore è dovuto al gas trattenuto nella pancia.

le coliche non esistonoIn realtà la scienza medica non è mai riuscita a dare una risposta a questo particolare pianto del bambino che avviene dalla terza settimana di vita e maggiormente nel terzo mese di vita, in una discreta percentuale di pargoletti.  E’ ormai accettato per tradizione che questo mal di pancia sia dovuto alla presenza di gas intestinali, ma il gas è nell’intestino di tutti e da sempre… e anche in discrete quantità e nel bambino aumenta soprattutto durante il pianto.

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Come piange un bambino? Il bambino utilizza il pianto per comunicare un bisogno o un disagio (fame, pannolino sporco, sonno, ecc); il pianto è un fenomeno emozionale piuttosto complesso da realizzare. Occorrono infatti una serie di risposte che coinvolgono gran parte dell’organismo: molti sistemi muscolari ed alcune ghiandole, il tutto sotto il controllo dell’amigdala situata nel cervello.

 Quando un bambino piange, piange con tutto il corpo

le coliche non esistonoSi contrae e si rilascia, stringe i pugni, ritrae e allunga le gambe, respira velocemente e poi lentamente, deglutisce piccole e grandi quantità di aria, stringe i muscoli dell’addome, e così facendo la fa uscire.  Probabilmente da qui, nasce il termine colica gassosa, ma con un’analisi più moderna si può affermare che sembra più la conseguenza del pianto che la sua causa.  

E’ del tutto probabile che sul gran numero di bambini che accedono in Pronto Soccorso per “colica gassosa” e quindi per sospetto dolore addominale, qualcuno lo presenti realmente, ma siamo molto lontani dalle epidemie o meglio, dalle pandemie di coliche gassose da dolore addominale, anche perché spesso si risolvono con un giro in macchina.

Allora cosa possono essere? Potrebbero essere, d’obbligo il condizionale fino a che la scienza non troverà la giusta risposta, altro che la somma di piccoli disagi incomprensibili in un momento particolare del fisiologico sviluppo del bambino. Genitori state ”tranquilli”, quando cresceranno continueranno ad esserci altri tipi di disagi incomprensibili ma che ancor più difficilmente si risolveranno con un giro in macchina. 

le coliche non esistonoCome si può curare questo disagio?

Molto spesso, i medicinali utilizzati hanno uno scarso effetto. Alcune famose goccioline non hanno mai mostrato evidenza e tantomeno utilità!

E allora sono ottimi tutti i rimedi non farmacologici, a partire dalla calma e dalla pazienza dei genitori (ecco forse a loro un po’ di goccioline di altro tipo possono essere utili :)), che tentino di calmare il piccolo nutrendolo, coccolandolo, cambiandolo, ecc.

le coliche non esistonoNella mia esperienza, sono proprio le ore notturne le più difficili da superare: la stanchezza di tutti, la mancanza di riferimenti (parenti e amici più esperti, il medico) per cui mi è capitato di veder arrivare in Pronto Soccorso bambini che si sono addormentati durante il “viaggio della speranza”. Il viaggio in auto è un’ottima culla anche per i bambini più grandicelli. Qualcuno ovviamente arriva bello sveglio e in preda al pianto inconsolabile, ma dopo la presa in carico da parte del personale esperto, frequentemente si calmano tutti.

L’accesso in Pronto Soccorso non è da ritenere inutile in questi casi, lo stress di non riuscire in nessun modo a calmare il proprio figlio può spingere i genitori a gesti inconsulti, pertanto per prevenire la “shaken baby syndrome” (sindrome del bambino “battuto”) o alcune dannose cure fai da te, meglio affidarsi a noi.

Riccardo Ristori è medico di emergenza urgenza, direttore scientifico di Salvamento Academy, autore di numerosi manuali sul primo soccorso pediatrico che sono alla base di corsi di formazione.
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