Un alimentari che è uno scrigno dei tesori
A Monteverdi per fare la spesa delle “eccellenze”

Un piccolo alimentari che è uno scrigno dei tesori, dove i tesori sono prodotti tipici ricercati, particolari, che nascono dalla passione e dal lavoro di aziende del territorio. Quella di Claudio è una vera e propria caccia al tesoro, una ricerca costante e attenta di quel valore aggiunto che poi spinge turisti e non solo a raggiungere il piccolo borgo di Monteverdi Marittimo anche solo per fare acquisti all’Alimentari del Sole.

Dietro l’insegna Alimentari del Sole c’è una storia di amore, quella di Claudio e Sonia e quella di entrambi per le “chicche”, per la qualità, l’artigianalità, il prodotto gourmet. Claudio è originario di Donoratico, generazione di fornai. Da subito capisce che quella non è la vita che fa per lui e, nonostante una passione per la cucina che lo accompagna da sempre, si mette a lavorare come barbiere. Sonia è geometra, vive a La Spezia. Si incontrano a Casale Marittimo, dove lei è andata per lavoro. E’ subito colpo di fulmine. Oggi hanno 33 e 37 anni, si sono trasferiti a Monteverdi per far crescere qui la loro famiglia e hanno rilevato lo storico alimentari di paese. Ma con un impronta completamente diversa.

Non siamo il classico alimentari. Ci piace andare a scovare prodotti particolari e raccontare ai clienti la storia di chi li produce

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Lo si capisce appena si mette piede nel locale, quanto lavoro c’è per raccogliere sugli scaffali e al banco le eccellenze italiane, anche quelle meno conosciute. C’è un po’ di tutto, sicuramente tutto quello che serve per lo spuntino della gita della domenica. Ma uno spuntino gourmet. “Le carni provengono da allevamento allo stato brado. E ci piace andare a scovare i prodotti più particolari, quelli che quando li vendi raccontano anche un po’ la storia di chi li fa”. Come la mortadella di gallo, il prosciutto di piccione e la bistecca di toro che arrivano da Lajatico, Le follie di Carlo Giusti. O le bistecche a km zero della macelleria Falaschi di San Miniato. “Anche per quanto riguarda gli ortaggi cerchiamo di tenere solo prodotti di stagione e locali. La pasta è quella prodotta con le farine di grani antichi della Val di Cornia del Mulino Le Pietre, le birre artigianali arrivano da Larderello, Vapori di Birra, la tonnina è dell’Isola d’Elba e i sughi e le verdure sott’olio sono prodotte qui, a Monteverdi, da un ex ristoratore, Le Terre di Toscana, come il miele, che proviene da apiari su queste colline.

“Puntiamo molto a fare rete con le realtà locali: ci sono tantissime aziende in questo territorio che lavorano in modo attento, sostenibile e ricercando sempre la qualità”. Noi di Badalì lo sappiamo bene ed è proprio da questa consapevolezza che è nato il nostro magazine on line, per raccontare le loro storie. Certo, farlo in un piccolo alimentari in un borgo di 300 abitanti non è facile. “E’ stata una sfida, lo è continuamente. Ma crediamo tanto in questa filosofia. D’estate lavoriamo a ciclo continuo, abbiamo una saletta e dei tavolini per chi si ferma a mangiare qui e nei mesi di luglio e agosto cominciamo a fare taglieri la mattina e finiamo la sera, con orario continuato. Tantissimi turisti stranieri: tedeschi, francesi, belga, che sono molto ‘etici’ nei loro acquisti e ricercano il prodotto tipico”. D’inverno cambia tutto, ma non la voglia di Claudio e Sonia. “Ci sono persone che vengono apposta da Donoratico, Follonica, Cecina, Pontedera e Livorno per fare la spesa qui. Approfittano della domenica per fare una gita fuori porta e ci passano a trovare perchè sanno che qui trovano qualcosa che altrove non c’è”. Claudio è un vulcano di idee, Sonia entusiasmo puro: stanno studiando eventi ed iniziative per far conoscere i risultati della loro caccia ai tesori gourmet anche in collaborazione con le realtà locali, come il podere La Gualda Vecchia di Monteverdi, o le aziende con cui lavorano. E poi chissà, magari un giorno aprire un Alimentari del Sole anche sulla costa.