Ogni storia è una storia d’amore. Ogni cosa è emozione. A partire dalla relazione con se stessi prima ancora che con gli altri. “Canzoni che parlano d’amore, perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare?” canta Brunori Sas. E per noi vale un po’ la stessa cosa: parliamo di amore nelle storie che raccontiamo, i luoghi e le passioni. E d’ora in poi lo faremo anche con Giada Perini, psicologa, laureata in Psicologia Clinica e riabilitazione e in Filosofia, psicoterapeuta in formazione presso la Scuola di specializzazione Cognitivo-Evoluzionista (ecco come l’abbiamo conosciuta!). Ecco quindi la Psicorubrica di Badalì!

Sarà una rubrica di “aperture, esplorazione ed ascolto di sé”.  “Mi piace pensare al lavoro psicologico come a una esplorazione – spiega Giada -. Certo no, non è una metafora né nuova né originale. Ma è la metafora con cui mi approccio al mondo interiore e al mio lavoro. Così quando le ragazze di Badalì mi hanno proposto di collaborare per una rubrica psicologica centrata sul tema delle relazioni, intese nel senso più ampio possibile, il tempo di far loro finire il discorso e ero già felicissima di accettare”.

storia d'amoreDi cosa parleremo? Di emozioni (paura, rabbia, tristezza, gioia, disgusto…). Di innamoramento e di amore. Di relazioni e separazioni. Di desiderio e di piacere. Di solitudine e di dipendenza affettiva. Di tutto ciò che ruota intorno all’amore ed è per questo che ve la presentiamo proprio oggi, che è San Valentino! 

Ma come farlo?

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Giada Perini“Sto imparando sempre di più che il “come” nelle questioni è più importante del “perché” o del “che cosa”. È il “come” che fa la differenza perché ci dice la qualità e la modalità con cui facciamo ciò che facciamo e diciamo ciò che diciamo. E questo incide sulle nostre relazioni. Su tutto questo ci sarebbe tanto da parlare. E mi piacerebbe farlo insieme”.

Insieme perchè ci saranno le domande dei lettori e delle lettrici. E il ruolo di Giada sarà quello di dare spunti di riflessione, o meglio, facilitare uno spazio in cui “guardare insieme alle domande”, quindi non una rubrica di pensieri, ma una rubrica di sguardi sulla realtà interna, sui vissuti di ognuno.

“Lo scopo? Ampliare lo sguardo insieme. Raccogliere strumenti di indagine, farsi, articolo dopo articolo, post dopo post, una “cassetta degli attrezzi” con cui mettere mano ai propri vissuti, senza (per quanto possibile) la pretesa di cancellare tali vissuti, ma con l’intenzione, gentile nei propri confronti (come si dice nella Mindfulness), di accogliere tali vissuti, ampliare le proprie risorse, aprire lo sguardo per costruire nuovi significati e vedere come questo può generare un cambiamento desiderato. Ma appunto, lasciando andare la pretesa iniziale di cancellare le nostre emozioni e avere il coraggio (il cuore, secondo l’etimologia della parola) di vedersi per quello che si è. Ed è l’inizio di un cammino a tappe, da fare insieme.

Ogni due lunedì apriremo questo spazio ma voi potete scriverci in ogni momento, a redazione@badali.news o in direct sui nostri social (Instagram e Facebook)

“Aspettiamo allora le domande, perché sono le domande ciò su cui porre l’attenzione. Ma questo lo lascio dire a Rilke”.

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore e…
cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti
in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che possono esserti date
poiché non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.
Rainer Maria Rilke (da Lettera ad un giovane poeta)