Silvio Orlando“La più bella storia d’amore dopo Giulietta e Romeo”. Bella in tutta la sua ‘improbabilità’. Silvio Orlando definisce così “La vita davanti a sé”, il testo teatrale tratto dal romanzo “La vie devant soi” di Romain Gary, che arriva al Teatro Solvay di Rosignano giovedì 2 marzo. Un romanzo del 1975 “con tematiche che hanno una caduta totale sull’oggi”. Prima tra tutte: “l’inclusione, tema tabù sul quale nessuno si sogna di avere risposte precise e tantomeno la chiave per risolvere la questione”.

Silvio Orlando“La vita davanti a sé” tra qualche settimana taglierà il traguardo delle 200 repliche. E’ la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni – “un fantasma nelle strade di Parigi” – che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di una storia d’amore toccata dalla grazia. “La vita davanti è sé” è un piccolo capolavoro “per tutti” dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro.

“E’ l’incontro di due persone, una che non ha avuto figli e l’altro che non ha né madre né padre. Da lì nasce una miscela esplosiva in cui il pubblico entra dentro e ha la possibilità – spiega Silvio Orlando – di andare oltre le statistiche e i numeri nei tg. Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa, nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti, è necessario e utile”. Silvio Orlando ha curato, infatti, anche l’adattamento del romanzo. “Ho scoperto Gary, inciampandoci, come accade per tutti gli amori. È successo attraverso una lettura per un festival a Torino. Il mondo di Gary racconta tutto il Novecento, è una figura affascinatissima, capace di trasmettere il valore e il senso del concetto di identità.

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Quell’identità che è fatta di miliardi di incontri…

Il teatro di Silvio Orlando è un teatro che sollecita domande, dubbi e “che ti pone davanti a quella straordinaria possibilità di scoprire che quello che si è pensato fino a un minuto prima può anche essere sbagliato”. Un teatro che resiste. Lo dimostrano le 200 repliche, appunto, in un tempo in cui “mantenere l’attenzione del pubblico non è affatto semplice, così come siamo fagocitati dalla consultazione compulsiva dello smartphone, dalla velocità. Io invece sono ancora fortemente curioso e la mia fiducia nella parola è sconfinata. Non per nulla sto in scena per un’ora e mezzo da solo. Il teatro è una scatola piena di parole attraverso cui si costruiscono mondi. E credo che ne valga sempre la pena”.

Biglietti: 17 euro (ridotto 15) per i primi posti e 14 euro (ridotto 12) per i secondi posti. La prevendita dei biglietti è disponibile sul circuito Ticketone (con aggiunta della commissione, se previsto). Il giorno dello spettacolo presso il Teatro Solvay sarà possibile acquistare i biglietti dalle ore 18.

Per informazioni: Fondazione Armunia 0586 754202, Servizi Culturali Rosignano Marittimo 0586 724521 – 724530 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13).

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