Gentilissima dottoressa,

le voglio chiedere un consiglio sul tema dello scontro tra fratelli. Ho 3 figli maschi di 15, 10 e 5 anni (adottato). Tra i 2 più grandi (ovvero tra l’adolescente e quello di mezzo) si è instaurato un rapporto non idilliaco. Sono molto diversi per caratteri, ideali… per cui il più grande si comporta verso quello di mezzo spesso con atteggiamento di critica/giudizio negativo. Quello di mezzo ha una venerazione assoluta, invece, verso il più grande e queste sue critiche non lo spingono a reagire in senso positivo ma quasi sempre in senso negativo (ovvero aumentando i comportamenti criticati) oltre (forse) ad andare a minare la sua autostima.

Negli ultimissimi tempi, inoltre, quello di mezzo ha iniziato a comportarsi verso il più piccolo nella stessa maniera in cui il grande si comporta con lui, riproducendone in sostanza lo schema “di scontro/critica” (cosa che ci aspettavamo si realizzasse).

Noi genitori vorremmo trovare il modo di “interrompere” le critiche del grande al medio in maniera efficace per ristabilire un clima di maggiore serenità personale e generale. Abbiamo affrontato più volte l’argomento a livello teorico e il grande concorda con noi su questa necessità. In pratica, però, i comportamenti radicati nel grande e le provocazioni di quello di mezzo, impediscono che tale situazione evolva in maniera significativa.

Grazie per eventuali suggerimenti

bada linda

Gentilissima, rispetto alla sua domanda mi rivolgerò principalmente ai primi due suoi figli. Loro si trovano attualmente in due fasi della crescita molto complesse e ciascuna con delle caratteristiche ben delineate: uno è in piena adolescenza e l’altro invece è da poco entrato nella pre-adolescenza. 

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Riguardo all’emulazione che ha notato, teniamo sempre di conto che comunque la fase pre-adolescenziale comprende degli aspetti molto conflittuali rispetto all’idea che si ha di noi stessi e quella che gli altri hanno di noiProprio perché è una fase di riorganizzazione dell’identità mi sembra di capire che forse il secondo figlio combatta contro l’immagine che il fratello più grande vuole dare di lui. 

Questo aspetto però sarebbe da approfondire perché ci sono troppe poche informazioni per supportare quest’ipotesi. Inoltre sarei molto curiosa di sapere in cosa sono così diversi e quali siano gli ideali differenti di cui scrive, perché a mio parere questi sono elementi di spunto molto interessanti su cui confrontarsi anche nell’ambiente familiare.

Le chiedo se, piuttosto che cercare un modo di “interrompere” le critiche del figlio quindicenne, non fosse utile soffermarsi sul “perché” suo figlio abbia bisogno di criticare il secondo figlio, che vantaggio ne trae e a cosa gli serve fare questo, in casa, in famiglia e con voi genitori. 

Magari può essere importante pensare anche a come sono cresciuti e capire quali sono gli elementi che possano aver fatto sviluppare ai due questo tipo di modalità di relazione. Il tema adozione non è molto specificato nella domanda che mi ha posto e non riesco a capire se è soltanto l’ultimo figlio ad essere stato adottato. Questo è fondamentale per comprendere meglio le dinamiche che si sono instaurare in famiglia. Può essere utile pensare anche a come sia andata l’adozione e l’ingresso del figlio adottivo e cosa ha suscitato negli altri.

La situazione dovrebbe essere osservata in maniera globale, piuttosto che cercare di interrompere un ciclo che ormai sembra essersi instaurato nel legame tra i due. 

Anche perché le assicuro che laddove un disagio non riesca a manifestarsi, lo stesso troverà sicuramente un altro modo di palesarsi e con ciò le dico, con una metafora, che anziché potare soltanto il ramo secco di una piccola pianta è opportuno provare a capire se invece ci possa essere qualcosa di più profondo alle radici della stessa. Il ramo secco può essere un segnale di una piantina sofferente e tagliarlo soltanto impedisce di andare più a fondo senza considerare la salute generale della pianta. 

Purtroppo le ho dato una risposta molto generica per gli elementi che avevo ma spero comunque di esserle stata utile almeno a fare una riflessione in merito a ciò. 

Un caro saluto 

Linda

bada linda Linda Frongillo è psicologa clinica che si occupa di psicoterapia e psicoanalisi del bambino e
dell’adolescente e questa è Bada Linda – Psicorubrica per genitori & figli! E’ possibile porre domande, chiedere un’opinione, esporre un ‘caso’, sfogarsi e raccontarsi, anche mantenendo l’anonimato. Basterà inviare una mail alla nostra casella di posta elettronica redazione@badali.news e aspettare la domenica.