La passione per la storia e quella per i gialli. Quello di Andrea Nacci è un lavoro minuzioso di ricerca e ricostruzione della vita di un’epoca. Tra le pagine dei suoi libri della Saga dell’Alchimista (Ed. Tagete) si scovano curiosità e dettagli sul nostro territorio che ti catapultano nel 1398 in Toscana. A Volterra soprattutto, ma anche a Pisa, Castelfiorentino, perfino a Cecina e Bibbona.

Andrea Nacci presenterà la Saga dell’Alchimista nel parco di Villa Guerrazzi, a La Cinquantina, all’interno del Festival #Raccontandoci, domenica 10 luglio alle ore 19. (EVENTO RIMANDATO A DATA DESTINARSI CAUSA COVID, VERRA’ RECUPERATO IN CINQUNATINA NELL’AMBITO DEGLI INCONTRI ESTIVI PILLOLE DI RACCONTANDOCI)

nulla è lasciato al caso e all’invenzione: ogni dettaglio è frutto di ricerca e corrisponde a quella realtà storica

Volterrano, da oltre 40 anni vive a Cecina. Nasce come sceneggiatore di fumetti per giornali e riviste per ragazzi, “ma la mia passione sono sempre stati i gialli”. Ha pubblicato decine e decine di romanzi per vari editori, cinque di questi vanno a costituire la Saga dell’Alchimista. Il protagonista si chiama Andrea Lacci, detto Straicche (omaggio al suo primo detective, Norman Strike), è un alchimista. “Ma non un mezzo mago, è un antesignano dei moderni chimici, un profondo conoscitore degli elementi che ha studiato in Alemagna (Germania, ndr) e che si guadagna da vivere producendo decotti”.

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Alto, allampanato e capellone, dal carattere scorbutico e con un mantello nero a caratterizzarne la figura già eccentrica, si trova a girare la Toscana seguendo i misteri da risolvere al fianco dell’amico, capo delle guardie del podestà volterrano. Ogni caso è l’occasione per condurci in una città toscana, per raccontare usi e costumi dell’epoca, il 1398 appunto. “Perchè nulla è lasciato al caso o alla fantasia. Inserisco, anche nelle note, tutte quelle curiosità storiche che durante le mie ricerche mi hanno colpito. I cibi, gli strumenti musicali, gli abiti: sono descritti esattamente come erano”.

andrea nacciC’è anche un capitolo della saga ambientato a Cecina, allora un piccolo centro, a differenza della storica Bibbona: “De Caecinae secretis”, i segreti di Cecina. Perchè le indagini e le circostanze conducono l’alchimista anche qui.

La stessa attenzione nella ricerca storica Nacci l’ha messa anche quando si è trattato di raccontare il V secolo avanti Cristo, per Arrus l’Etrusco, la storia di uno schiavo etrusco che ha la fortuna di avere un padrone che lo prende a ben volere e gli permette una vita diversa da quella degli altri servi dell’epoca. Dotato di arguzia e carattere poco incline ai rigori impostigli dalla casta, spesso si imbatte in intricate situazioni provocate dalla sua innata curiosità: furti, omicidi e situazioni inaspettate per un altro giallo storico a firma Andrea Nacci.

L’autore racconterà di tutto questo e molto altro, insieme a Michele Quirici, editore e al giornalista Fausto Cruschelli, domenica 10 luglio alle 19 nel parco di Villa Guerrazzi per il festival #Raccontandoci.