Mattia MuraDoppia proiezione pubblica al Cinema Tirreno di Cecina, lunedì 11 aprile (alle 19 e alle 21), per il cortometraggio “Il nostro nome è Anna”. Ed è un vero e proprio debutto di fronte al pubblico in sala per il film diretto da Mattia Mura Vannuzzi che ha già nel palmares prestigiosi premi in tutto il mondo.

Una scommessa vinta, un messaggio che è andato a segno: Anne Frank, i suoi ideali e i suoi valori, portati nella società di oggi. Nel quotidiano di tutti noi. Sei premi per miglior film, due per miglior attrice (Ludovica Nasti, già vista ne ‘L’Amica Geniale’) e uno per miglior regia, location tutte toscane: Pisa, Livorno, Rosignano Marittimo, Bibbona e Casale Marittimo. Un progetto (qui sta la differenza, il valore aggiunto) dietro alle immagini e che è l’ossatura stessa del film.

Mattia MUra“Il nostro nome è Anna” nasce infatti da un’idea di Federica Pannocchia, presidente dell’associazione di volontariato “Un ponte per Anne Frank”, che ha deciso di dare voce a esperienze di giovani contemporanei attraverso gli occhi e le vicende di una Anne Frank moderna.

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Mattia Mura“Ho girato ‘Il nostro nome è Anna’ a dicembre 2019, il montaggio è andato avanti durante la pandemia – racconta Mattia Mura, cecinese – in questo due anni siamo comunque riusciti a partecipare a tanti festival oltre a portare il film nelle scuole. La reazione è stata inaspettata, davvero positiva. La conferma di aver colpito nervi evidentemente scoperti, in Italia come all’estero. Abbiamo vinto in Inghilterra e persino in Siberia, dove anche la giuria dei bambini di ha assegnato un premio speciale”.

“Sono convinto che fare memoria non voglia dire raccontare un fatto storico, in modo sterile. L’importante – dice Mattia Mura – è trarre insegnamenti per la vita di ognuno di noi. Anne Frank non è solo il simbolo di quei bambini che sono stati uccisi durante il nazionalsocialismo, ma anche di tutti coloro che vivono al limite della società. Vittime di indifferenza. Questo era il nostro intento. Ci hanno capito e non posso che esserne felice”. E infatti il tour prosegue.

“Ci attende anche la casa museo di Anna Frank ad Amsterdam”

Mattia MUraIntanto Mattia Mura continua a macinare immagini, storie e progetti. “Dopo il corto che presentiamo ora al pubblico, ho trascorso sei mesi confine tra la Slovacchia e l’Ungheria per girare un documentario su quei territori, due paesi in cui la convivenza tra popolazioni diverse è stata spesso foriera di tensioni. Una storia che, oggi, ci rimanda a quello che sta accadendo in Ucraina. Ho voluto raccontare una terra di confine divisa dal Danubio. C’è un ponte, ricostruito nel 2001. Ho girato tre puntate invitando due sconosciuti provenienti dai due lati del ponte a conoscersi. Il pretesto: una colazione sul ponte. Il primo ‘capitolo’ è stato trasmesso dalla tv nazionale ungherese”. Un lavoro,in collaborazione con “Bridgeguard”.

Mattia MuraL’ultimo progetto (insieme a Geometria delle Nuvole), in fase di montaggio, racconta infine il G8 di Genova a 20 anni di distanza, andando a cercare quei valori e quei contenuti che ancora sono forti e presenti. “Mi piacciono le storie che abbiamo dietro messaggi positivi, che siano uno stimolo a fare qualcosa, storie che siano un’occasione”.

LA PROIEZIONE

La durata del cortometraggio – una produzione Helix Pictures (Cecina) e Studio Emme (Roma) – è di circa 23 minuti, a seguire uno spazio dedicato alle domande da parte del pubblico.

Tra i membri del cast presenti in sala, Adelmo Togliani (Casanova, Boris – il Film) e Serena Bilanceri (Noi, Il ragazzo della Giudecca), che nel cortometraggio interpretano i genitori della piccola Anna.
Le proiezioni sono aperte a tutti.
L’ingresso è a offerta libera, ma si consiglia di prenotare il proprio posto al seguente link

Per maggiori informazioni:
helixpictures.it
studioemme.net/produzione/il-nostro-nome-e-anna/
www.unponteperannefrank.org