Il blu è arrivato quasi per caso (come tante delle occasioni più belle della sua vita) ed è diventato una vera e propria cifra stilistica. Matilde Scali, cittadina del mondo e “venturinese emigrata nipote di contadini” – come si definisce lei – torna a casa per una mostra personale tenera e delicata: “Momenti blu” negli spazi de Il Corridoio, in concomitanza del Carciofo Pride.
Vernissage con cena il 19 aprile, in collaborazione con il Borgo di Campiglia Marittima e la cantina GiomiZannoni
Le prenotazioni sono aperte: whatsapp 340 5805085
E’ gradito un accessorio rigorosamente blu
Matilde Scali ha 32 anni, oggi vive ad Amsterdam e lavora in un importante studio di architettura. “Ho sempre disegnato, i primi ricordi sono in campagna, nel nulla. Io disegno e mia nonna cucina”. A 19 anni, dopo il liceo scientifico a Follonica, si trasferisce a Torino per studiare Architettura: “Anni amati follemente, io ero quella in prima fila che martellava di domande il prof. Ma era una scuola politecnica, molto tecnica, e concluso il percorso ho deciso di tentare la magistrale all’estero”.
Matilde sbarca in Belgio: “La facoltà di Architettura era una scuola d’arte, entravi nell’atrio e da una parte c’era chi realizzava sculture e chi in un angolo scriveva sui muri. Un battaglione di persone, tutti diversissimi tra loro, ognuno impegnato ‘a far uscire’ se stesso. Il professore della mia tesi era un docente di antropologia, è stato lui a dirmi di disegnare anche le persone in tutti i miei progetti, dalle piante alle sezioni. È così che ho iniziato ad inserire gli omini nei disegni tecnici, i miei primi omini”. Da lì alla prima striscina di carta il passo è stato breve quanto naturale.
E qui arriva Amsterdam: stage post-laurea, esame di stato, lavoro. E nel tempo libero, i disegni. Tutti blu. Tra scelte, esperienze, e casualità che ti cambiano la vita, Matilde dopo un po’ di tempo invia il proprio cv allo studio di architettura dei sogni, che tra le sue peculiarità ha proprio quel lato antropologico che aveva tanto amato durante l’università. Adesso, Matilde lavora mezza settimana come architetto e per il resto dei giorni è un’artista. I suoi acquerelli blu sono in continua evoluzione.
“Per molto tempo ho disegnato per me e per gli amici fino a quando mi sono lanciata. Insieme a una ragazza che faceva la grafica ed altri amici abbiamo messo su una mostra ad Amsterdam, per un week end, con stampe e cartoline. Ho venduto un sacco… era la prima volta. Non avevo neanche il sito…”. Poi la mostra a Rotterdam, una mostra di design: “Mando la mia candidatura e mi accettano. Progetto anche lo stand”. Siamo a gennaio 2024 e altre casualità portano Matilde a decidere di continuare tra mercatini, fiere, corsi, fino ad approdare al Bologna Children Book Fair.
“Intanto continuo a fare l’architetta, in un ambiente dove creatività e professionalità si sposano ogni giorno”. In quel completarsi reciproco che caratterizza tutta la vita di Matilde.
E adesso la prima mostra ‘a casa’. Al Corridoio porterà 15 acquerelli, una serie di stampe grandi e qualche sorpresa.
Info evento sui social del Corridoio di Venturina
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Ig https://www.instagram.com/momentiblu