E’ molto di più di uno spettacolo. E’ un esame di coscienza, che tutti noi dovremmo fare. “Perchè prima di combattere la mafia che è fuori, dobbiamo riconoscere quella che è dentro di noi, nei nostri atteggiamenti quotidiani, nella nostra ricerca ostante di scorciatoie”.

“Giovanni Falcone. Un uomo” è lo spettacolo che la compagnia teatrale Teatro dell’Orsa porta a Casale Marittimo al TAC, per il Fuori Festival del Pensare, mercoledì 3 agosto alle 21.30, ingresso gratuito. 

La voce del protagonista, interpretato da Bernardino Bonzani, e quella narrante, Monica Morini, che è anche la voce della platea, di chi osserva, giudica, critica, sospetta. “Falcone è stato ammazzato anche da colleghi, da scrittori e giornalisti. Dal mondo civile che non ha preso posizione”. La musica dal vivo, al pianoforte di Claudia Catellani con brani da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e dal repertorio di Astor Piazzolla, ad accompagnare  il racconto delle vittorie e delle sconfitte del magistrato antimafia a 30 anni dalla strage di Capaci, le immagini storiche che scorrono alle spalle degli attori. 

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Uno spettacolo necessario, ed urgente, ancora oggi che “qualcuno, soprattutto tra i più giovani, potrebbero non aver ancora ascoltato questa storia. “Per mantenere un filo sempre teso a 30 anni dalla strage. Perchè facciamo teatro civile da sempre, anche se il teatro in fondo è tutto civile”. 30 anni dal 1992. “Chi c’era anche se piccolo se lo ricorda. Improvvisamente abbiamo avuto consapevolezza del baratro. E’ nata Libera, è nata una responsabilità che è la risposta che la società è chiamata a dare”. 

La compagnia emiliana è da 4 anni ormai ospite fissa del Festival del Pensare. Ha portato qui in Toscano uno spettacolo sulle donne dimenticate, lo scorso anno sull’importanza di raccontare le favole, che ha incantato bambini e adulti. E sicuramente lo farà anche questa volta.