Samaritan, il logo internazionale della rete di associazioni di volontariato, è ancora ben evidente sul Ducato della Pubblica Assistenza di Cecina, quello che ha raggiunto l’Ucraina insieme alla colonna mobile di Anpas per portare aiuti umanitari alla popolazione.

pubblica assistenza di cecinaTre giorni di viaggio, 8 ore all’interno del confine ucraino, giusto il tempo di raggiungere la cittadina di Mukachev, scaricare cibo, coperte e sacchi a pelo, prodotti per l’igiene e la prima infanzia, medicinali, cibo per animali, e poi partenza per tornare in Italia.

Il senso è sempre quello: fare qualcosa per gli altri e poterlo fare insieme ad amici

pubblica assistenza di cecinaSiamo nella zona ovest dell’Ucraina, al confine con l’Ungheria. I bombardamenti sono arrivati anche qui vicino, ai margini della Transcarpazia. “Ma lì la vita in qualche modo sembrava andare avanti, nonostante la guerra a pochi passi, abbiamo visto i bambini uscire da scuola e le persone passeggiare”. A raccontarlo sono Raffaelle Riccucci e Davide Gracci. Sono loro ad aver guidato il mezzo cecinese nella colonna mobile di Anpas Toscana.

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pubblica assistenza di cecinaCinquanta ore di viaggio. Partenza il 28 aprile. Raffaele è entrato a far parte della squadra come volontario nel 2013, oggi è il coordinatore e responsabile operativo della Protezione Civile del Comune di Cecina, Davide lavora in Pubblica Assistenza da prima ancora. Ma questa volta, per questa “avventura”, sono andati da volontari, con le ferie. La loro prima volta in una zona di guerra.

Erano stati in Albania per il terremoto, all’Aquila, ad Amatrice, nelle regioni d’Italia alluvionate. Qui è stato diverso. “Avevamo l’indicazione di non fare soste, di tenere sempre le mani ben visibili sul volante mentre eravamo a bordo, di non fare foto. Abbiamo incontrato tanta sicurezza, militari e forze di polizia, la tensione si sentiva. Ma quello che abbiamo visto è un popolo molto fiero, che ci tiene a mantenere una sorta di normalità”.

la prima volta in una zona di guerra: l’ordine era di ripartire subito, non appena scaricati gli aiuti

pubblica assistenza di cecinaSui camion generi di prima necessità raccolti dalla Pubblica Assistenza e donati dalla collettività nelle scorse settimane. La colonna mobile era formata da 8 furgoni e 4 camion che hanno raggiunto il liceo militare adibito a centro di accoglienza gestito dalla chiesa ortodossa  per gli sfollati arrivati dall’est e qui scaricato gli aiuti.

Amici prima ancora che colleghi. “E’ stato bello farlo insieme. Il senso di quello che facciamo poi è sempre questo: fare qualcosa per gli altri, ma farlo insieme ad amici, a quella che è una seconda famiglia”. E allora anche 50 ore alla guida di un furgone diventano sicuramente meno pesanti.

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