Con decreto firmato dalla Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il prof. Emanuele Rossi è stato riconfermato alla presidenza del Conservatorio Statale di Musica “Pietro Mascagni” di Livorno per il triennio 2025/2028. Una nomina che si inserisce nel segno della continuità, dopo il primo mandato 2022/2025 e il recente rinnovo del direttore Federico Rovini.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione vede in larga parte confermati i componenti: Simone Pesi (rappresentante degli studenti) e l’avvocato Leonardo Biagi (nominato dal MUR come esperto in amministrazione). L’unica novità riguarda la docente Fulvia Bertoli, che subentra a Stefano Galli, giunto al termine della sua carriera accademica.
Tra le priorità annunciate dal presidente Rossi vi è la riqualificazione del Teatro Lazzeri, destinato a diventare fulcro di produzione e formazione musicale per studenti e docenti. Centrale anche la crescita di nuovi talenti e il rafforzamento della dimensione internazionale: lo testimonia la partecipazione di quattro allievi del Conservatorio all’Expo 2025 di Osaka, nell’Orchestra dei Conservatori italiani.
Non mancheranno attenzione alla digitalizzazione della didattica, all’innovazione dei servizi, al potenziamento delle attività di terza missione e alla valorizzazione dei percorsi di alta formazione e ricerca, con particolare rilievo ai dottorati.
“La mia riconferma – afferma Rossi – è un segno di fiducia che intendo onorare con impegno. Il Mascagni deve restare un luogo di eccellenza, aperto al dialogo con istituzioni, territorio e comunità internazionale. Le sfide future saranno affrontate in sinergia con la governance, i docenti e gli studenti che scelgono il nostro Conservatorio come punto di riferimento”.
Costituzionalista di rilievo, Emanuele Rossi è professore ordinario di Diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dove ha ricoperto incarichi di primo piano (Vice Direttore, Preside della Classe di Scienze sociali, Direttore dell’Istituto Dirpolis, Pro Rettore Vicario). Autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche, è presidente del Gruppo di Pisa e ha collaborato con istituzioni di rilievo come la Corte costituzionale e il Ministero della Sanità.

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