apiariaLe api le hanno cambiato la vita. E da loro continua ad imparare ogni giorno: ecco perché Simona Capotosti ama così tanto ‘raccontare’ l’alveare e i suoi abitanti ai più piccoli (e non solo) attraverso la sua arnia didattica. L’ultima “uscita” di ApiAria è stata la prima edizione di Terrincanto a Canneto ma sarà un’estate densissima di appuntamenti e mercatini.

Miele millefiori del promontorio di Piombino e Canneto, polline, propoli, le caramelle dell’apicoltore e anche una linea di cosmesi firmata Apinfiore, ditta di Cascina che ha scelto Simona per realizzare i propri prodotti.

apiaria“Non nasco da una famiglia di apicoltori ma mi sono imbattuta in questo mondo lavorando in una cooperativa agricola di Venturina. Il mio compito era seguire gli agricoltori compresa la parte dell’attrezzatura apistica. La vita dell’alveare mi ha incantato, ho scoperto colori e storie magnifiche. Gli apicoltori arrivavano e sembravano Ghostbusters, ho subito un’attrazione a livello mentale. Non solo: avevo due figli piccoli e avevo bisogno di conciliare vita e lavoro… un giorno un anziano mi disse che gli aveva sciamato un’arnia. Ho detto: ‘Ora o mai più’…”.

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Era il 2016. “A quel punto ho fatto un corso base e nel frattempo, oltre a fare amicizia e collaborare con apicoltori professionisti, ho cercato un lavoro che mi impegnasse meno ore ma che fosse comunque un paracadute per questa avventura. Dopo due-tre anni sono entrata in un’azienda di Piombino che progetta ed esporta un attrezzo per curare le api dalla varroa, parassita che attacca alle api. Adesso mi divido tra questo impiego e i miei alveari, le api ‘occupano’ tutta la mia vita”.

apiariaApiAria oggi conta 50 alveari, tra Piombino e Canneto. “Mi autoproduco le regine e i nuclei, cerco di essere indipendente su tutto”. Poi c’è l’arnia didattica attraverso cui Simona fa conoscere a bambini (ma anche agli adulti) il funzionamento ‘perfetto’ dell’alveare, dal rispetto dei ruoli alla forza del ‘tutti insieme’. Ne sono nati progetti con le scuole e con associazioni che si affiancano alla vendita diretta.

“I clienti mi cercano perché capiscono che il mio miele non è anonimo. Dietro c’è una faccia, tanto lavoro, sudore e sicuramente passione. Smielare non è solo un gesto tecnico, significa aprire l’arnia, osservare i favi colmi, sentirne il profumo dolce e intenso, e poi vedere il miele colare, dorato e denso. È un momento che mi insegna l’importanza, la cura e il rispetto per il tempo della natura. Le api hanno letteralmente travolto la mia vita. Mi apiariahanno insegnato la pazienza, che non bisogna forzare ma lavorare per raggiungere l’obiettivo. Nel mondo delle api c’è tutto un equilibrio da cui possiamo soltanto imparare”.

Per info e contatti ApiAria: Fb e Ig