Incontinenza. “Eh, normale, hai partorito“.

Disagi legati alla menopausa. “Ma ci sono passate tutte!”.

Dolore e fastidi durante i rapporti sessuali. “Forse non ti piace farlo“.

Ma chi lo ha detto che le donne, oggi che siamo nel 2022, debbano sopportare? “Esistono terapie e percorsi che possono aiutare la donna a trovare il proprio benessere. Cominciamo parlandone e sfatando qualche tabù”. Valentina Ghironi è un medico estetico e invita le donne a un incontro, domenica 6 novembre, dalle 15 alle 18 all’Hotel Tornese. Ci saranno, oltre a lei, anche Elisa Arena, ostetrica, Elisa Fagioli, personal trainer specializzata in alimentazione, e Graziella Bertini, psicoterapeuta e sessuologa.

valentina ghironi“Ho cominciato lavorando nell’Emergenza, in Pronto Soccorso – racconta -. Poi mi sono dedicata alla Medicina Estetica, ed è vero che non salvo più vite ma ho capito che col mio lavoro adesso, le vite, posso comunque aiutarle molto”. Spesso per chi mette piede nel suo ambulatorio si tratta solo del primo passo per cambiare vita, per riprenderla in mano dopo un periodo difficile, per ricominciare a prendersi cura di sè,  ritrovare fiducia e autostima. “Una volta è entrata qui una donna: aveva i capelli quasi rasati e brizzolati, indossava una tuta. Un tempo faceva l’interprete, girava il mondo, poi una tragedia familiare l’aveva costretta a rinunciare a tutto e ad annullarsi. Nel suo ‘dopo’ c’era, è vero, qualche ruga in meno, ma soprattutto aveva ritrovato se stessa, scritto un libro, si era riappropriata dei suoi spazi. Per me la medicina estetica è questo, il pezzo di un percorso”.

Una donna vincente e che sta bene è quella che si alza la mattina e si piace. E non è solo questione di bellezza, ma di stare bene

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Ed è proprio dal confronto con tante donne che è emerso il bisogno di affrontare certi temi, di offrire uno spazio aperto, oltre che possibili soluzioni, di far capire che non si deve necessariamente accettare di dover convivere con un disagio. “Ti dicono che perdere pipì se saltelli è normale dopo aver partorito e ti fanno vedere la pubblicità dei pannolini. E invece no, a 40 anni non devi andare a comprare il pannolino, portare le stigmate, ci sono delle soluzioni”. Come la ginnastica del pavimento pelvico. “Piccoli esercizi, diventa un’abitudine da fare in qualsiasi momento, quando si è fermi al semaforo o in ufficio. E ci sono anche dispositivi che possono essere utilizzati, non c’è nulla di male, anzi. Tutto sta nel parlarne, capire come imparare a conoscersi e sfatare, appunto, qualche tabù”.

con l’arrivo della menopausa tante donne si sentono come rotte. Ma ci sono terapie e macchinari che possono aiutare

valentina ghironiAltro tema tabù, la menopausa. “Sono pochissime le donne che hanno la fortuna di affrontarla senza particolari disagi. La maggior parte vedono cambiare il proprio corpo, dalla cellulite alla secchezza vaginale che comporta problemi ad avere rapporti sessuali. Si sentono ‘rotte’ e molto spesso la risposta che viene loro data è ‘ci siamo passate tutte’. Ma non deve essere così!”. Ecco quindi che nasce l’idea di formare un team, tutto al femminile, che possa accompagnare le donne nel ritrovare il proprio benessere a 360 gradi. E l’incontro in programma domenica, aperto a tutte. “Il primo passo è dire alle donne che non sono sole. Che non devono chiudersi in loro stesse. Penso alle donne che provano fastidio durante il rapporto sessuale e magari si sentono obbligate a prestarsi comunque per non mandare il rapporto in crisi. Non deve essere così, può essere affrontata”.

elisa fagioliDurante l’incontro si parlerà di Medicina Estetica, ovviamente, “che non significa non accettare la propria età, perchè indietro con gli anni non si torna, ma ci si può comunque piacere e prendere cura di sè, senza sentirsi egoiste o sbagliate”. Si parlerà di benessere intimo, con l’ostetrica e la sessuologa, e di alimentazione. “Elisa Fagioli è una personal trainer ma esperta in alimentazione, con un focus particolare sui disturbi alimentari. Mi piace perchè non si tratta di dimagrimento, ma di imparare a mangiare bene, che sia un’alimentazione sostenibile, anche dal punto di vista economico e pratico”.

“Fondamentale è stare bene con noi stesse, e non è egoismo: se una mamma, una donna che lavora, una moglie, stanno bene, ne beneficiano anche tutti coloro che le ruotano intorno”.

Questo è il primo passo. “Poi mi piacerebbe che entrasse a far parte del team anche un’oncologa e avviare un percorso con l’Asl. Ci sono donne che affrontano terapie deturpanti e io credo che meritino di sentirsi di nuovo belle“. E il primo tabù da sfatare forse è proprio questo: che ogni donna vuole sentirsi bella e non c’è niente di male in questo.