Nove birre, nove stili diversi. Il Luppolo di Mare microbirrificio agricolo, il primo della provincia di Livorno, noi di Badalì lo conosciamo bene.

Luppolo di mareÈ stata una delle prime realtà della Costa degli Etruschi che abbiamo voluto scoprire all’esordio nel 2021 (leggi qui). La tenacia, l’attenzione alla materia prima (l’orzo è prodotto ‘in casa’) e la voglia di fare filiera (con i produttori a km zero ma anche con i colleghi del settore che praticano la stessa ‘filosofia’ all’insegna della qualità), nel frattempo hanno dato i loro frutti. Sarà proprio il Luppolo di Mare a guidare la piccola ‘flotta’ di birrifici artigianali che animeranno il weekend del Marina Cala de’ Medici Beer Fest. L’appuntamento con la prima edizione della manifestazione è per il 18 e 19 marzo al porto turistico di Rosignano Solvay con un programma gustosissimo a base di birra, degustazioni, street food e musica.

Luppolo di mareAgricoltori per vocazione, mastri birrai per passione. La ‘firma’ del Luppolo di Mare è questa. E i riconoscimenti lo dimostrano. Si chiamano Quercetano/Forza Nove e Massi Neri/Cavalca Tempeste le birre targate Luppolo di Mare che di recente hanno fatto il loro ingresso nella Guida Slow Food.

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“Nell’ultimo anno – racconta Francesco Serretti, fondatore (con i suoi soci/amici) del Luppolo di Mare – siamo entrati in Unionbirrai e abbiamo creato tre/quattro nuove birre. La produzione è aumentata, stiamo crescendo ma rimaniamo un microbirrificio agricolo. Questo significa che la maggior parte della materia prima deve essere coltivata in azienda, nel nostro caso siamo oltre il 70%.

luppolo di mareNon solo. Non sprechiamo niente, ricicliamo tutto quello che entra a fare parte del nostro ciclo produttivo. E l’attenzione alle bottiglie e all’etichetta è massima. Di fatto rappresentiamo una piccola filiera: dal campo alla bottiglia fino ai fusti alla spina, che è una delle ultime novità introdotte”. Ma la ricetta di una nuova birra è già in fase di studio e nel cassetto c’è il sogno di aprire una taproom adiacente al microbirrificio (in zona Maccetti, a Rosignano Marittimo). Come dicevamo, la voglia di fare non manca.

Altra arma vincente: “Ci piacciono le collaborazioni con le piccole aziende del territorio. Fa parte del nostro dna. A Natale ci siamo divertiti ad abbinare ogni nostra birra a un prodotto a km zero, dalla pasta delle Terre di Santa Luce al tartufo ai ragù con caratteristiche particolari”. La prossimità è anche la cifra della distribuzione: vendite dirette e locali sul territorio. “Ci stiamo allargando a piccoli cerchi concentrici e quello che ci fa piacere è che ci sono locali che scelgono di tenere solo la nostra birra”. Poi ci sono lo shop on line e gli eventi: “Da ora fino a tutto agosto saremo sempre in giro”.

luppolo di mareMa come sta il settore? “Dopo il lockdown tanti birrifici hanno subito il contraccolpo, soprattutto quelli che vendevano molto e magari da poco avevano osato investendo. Eventi fermi e locali chiusi hanno penalizzato tanti colleghi. Noi in quella fase avevamo appena iniziato la nostra avventura, nonostante il rallentamento, siamo riusciti a superare quel periodo difficilissimo. Adesso il settore sta bene, ha ritrovato le sue fondamenta, c’è un tendenziale aumento dei birrifici artigianali e dei birrifici agricoli, specialmente in Toscana”.

beer fest