La grande curiosità è il motore di tutti i suoi studi. Dalle ricerche che da ragazzino lo portarono a chiedersi, tra un gioco di carte e l’altro, il significato delle figure rappresentate nei tarocchi, alla laurea in Scienze Biologiche all’Università di Pisa. Il professor Giovanni Pelosini non si ferma mai. Ha appena consegnato le bozze del suo ultimo libro – “Un testo che va oltre i normali tarocchi, che arriva fino all’epistemologia della disciplina , indagando il senso della vita e della coscienza” – e per Badalì oggi si dedica a una previsione accurata e approfondita.

Il professor Giovanni PelosiniIl libro uscirà a marzo, per la casa editrice Hermatena e si rivolge, appunto, “ai curiosi, che non si accontentano della superficie e dell’apparenza”. Ma c’è anche un gioco da tavolo, in lavorazione a partire da un gioco dell’oca del 1500. Sarà in vendita in Russia, dove il professor Pelosini – fondatore della Tarologia Umanistica, corrispondente per l’Europa del Museo Internazionale dei Tarocchi – è apprezzato e conosciuto tanto da aver pubblicato 5 libri, di cui uno inedito in Italia. Originario di Vada, adesso vive a Casale Marittimo, ma si considera cecinese d’adozione. Qui ha insegnato a lungo, in vari istituti superiori. Astrologo? No, tutta un’altra cosa. Docente, scrittore, conferenziere, autore di saggi, narrativa e testi teatrali, è fermamente convinto che “la divisione tra scienze umane e ricerca scientifica sia solo qualcosa di convenzionale, spinta dalla necessità dell’uomo di dividere tutto in categorie. Ma il mistero della vita può essere affrontato sia dal punto di vista scientifico, scendendo fino ai dettagli del dna, che da altre prospettive”. Attività che lo ha portato a numerose pubblicazioni tra cui un tomo enciclopedico di 500 pagine, 1 kg di peso, 700 note a piè di pagina e una bibliografia infinita. Fino all’ultimo (ma in cantiere c’è anche un progetto culturale e artistico top secret che riguarderà Livorno, ndr) che è, invece, “uno spirito libero, capace di unire scienza, narrativa, autobiografia agli aspetti più onirici. La mia missione è promuovere un maggior riconoscimento pubblico dal punto di vista culturale per la disciplina dei tarocchi”. Un lavoro incessante cui l’emergenza sanitaria non ha imposto grandi stop, se non a conferenze ed eventi pubblici. Lo studio non si è, infatti, mai fermato. Con un occhio attento (e curioso) a quello che il 2022 promette e annuncia. Per questa volta, invece di oroscopi generici, il professor Pelosini preferisce parlare dei segnali astrologici sulle trasformazioni epocali che stiamo vivendo

IL 2022: LE PREVISIONI DEL PROFESSOR GIOVANNI PELOSINI SUL FUTURO ACQUARIANO

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Il 21 dicembre 2020 Giove e Saturno si sono uniti nella rara congiunzione astrologica a 0° nel segno dell’Acquario. Un evento eccezionale per tre motivi:

1) La congiunzione è avvenuta esattamente nel giorno del Solstizio d’Inverno;

2) La congiunzione si è verificata con un allineamento astronomico preciso, che non si vedeva in Acquario da ben otto secoli (precisamente dal 1226, anno in cui moriva Francesco d’Assisi e regnava l’Imperatore Federico II di Svevia);

3) Secondo Keplero, una simile ripetuta congiunzione nel 6 a.C. (in quell’epoca nel segno dei Pesci) sarebbe stata interpretata come la famosa Stella dei Magi che è rammentata nei Vangeli e rappresentata in ogni presepe natalizio.

Simbolicamente queste rare coincidenze fanno pensare a un momento storico significativo, proprio nel 2020, così particolare per come ha inciso sulla vita quotidiana di tutta l’umanità. Negli auspici di tutti in questo evento solstiziale così natalizio c’è l’apertura a un periodo di rinascita, risveglio e luminosità. Ma è un augurio giustificato? E possiamo dire davvero che si tratta dell’avvento della mitica e attesa Era dell’Acquario? Non c’è una data precisa condivisa dagli studiosi di astrologia per l’inizio dell’Era dei Pesci, di conseguenza non abbiamo certezze sulla sua fine e sull’inizio della prossima Era dell’Acquario, nella quale si dice che la coscienza potrebbe percepire in modo olistico l’intera umanità e il cosmo nella sua natura unitaria. Che si tratti davvero dell’avvento dell’Era dell’Acquario nessuno dei contemporanei può dirlo con certezza, ma io penso che probabilmente si possa trattare dell’alba di una nuova epoca. Per ora forse è solo l’alba, mentre continuerà ancora il complesso e conflittuale periodo di transizione già in atto, ma ho motivo di pensare che saremo testimoni di importanti trasformazioni globali soprattutto dal 2024 al 2044 e nei due prossimi secoli. La speranza è che stia per sorgere un’era di maggiore coscienza collettiva, ma tale risultato non sarà scontato né gratuito. Già questo periodo di transizione potrà chiedere a ciascuno di noi di rispondere all’esigenza di una profonda maturazione: in primo luogo dovranno cambiare le coscienze dei singoli nell’ottica di trasformazioni sociali profonde e globali, più collettive e meno egoistiche. Questa generazione ha la fortuna di essere testimone di grandi cambiamenti epocali, ma soprattutto l’occasione di esserne la protagonista attiva piuttosto che rischiare di subirli: ognuno di noi deve mettere in atto il cambiamento evolutivo che desidera avvenga nel mondo.

Per ulteriori approfondimenti: www.giovannipelosini.com