La chimera è un mostro mitologico. Ma anche un sogno con un grandissimo punto interrogativo. Per Paola Cappellini, però, i sogni sono tutti realizzabili. Il suo negozio a Rosignano – La Kimera, appunto – fa questo: qui si creano abiti da sposa. E parallelamente si recupera un mestiere apparentemente dimenticato che oggi è tornato ad attrarre (anche) i giovani.

la kimeraTanta pratica. Mani d’oro. Fantasia. E poi una storia di famiglia alle spalle. “Mia madre era una sarta casalinga. Cuciva per tutti noi. Io sono cresciuta lì in mezzo. È scomparsa così presto, però, da non riuscire ad insegnarmi davvero. Ma quest’arte era evidentemente nel sangue”. Prima tappa, un’attività legata al ricamo: “Con due socie lavoravamo per le grandi firme e le aziende. Io a quel tempo ero un’assoluta autodidatta, senza alcuna scuola professionale alle spalle. Poi intorno ai 40 anni ho iniziato a fare corsi a tappeto, tutti molto pratici. Ho letto tantissimo, visto video…e alla fine nel 2015 ho aperto il mio negozio di abiti da sposa. Ho comprato 7/8 vestiti in un negozio che li svendeva tutti. Li ho letteralmente distrutti pezzo per pezzo. Per vedere come erano fatti dentro”. Così è nata La Kimera, atelier frutto di volontà e passione.

Adesso Paola ha 56 anni, è maestra artigiana, e tutti i suoi segreti li passa con entusiasmo e generosità agli studenti: quelli dei minicorsi di base di taglio e cucito (1 mese rinnovabile, 50 euro, “prezzo pensato per essere alla portata di tutti visti i tempi…”) per imparare a fare un orlo, stringere e allargare, cucire a macchina. E quelli dei corsi annuali organizzati con la collega Letizia Pecoriello all’Incubatore di Rosignano.

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la kimera“Il cucito sta tornando di moda, ha recuperato interesse. Ai corsi partecipano i giovani, ragazzi e ragazze, che vogliono puntare sulla creatività ma anche persone ormai in pensione. In questo caso diventa qualcosa di terapeutico, un’occasione per stare in compagnia ma anche per riprendere un sogno troppo a lungo rimandato. L’idea è scattata durante il Covid. Sono stati giorni difficilissimi, ho pensato anche di chiudere. Rimettersi in gioco insegnando è stata una necessità ma devo dire che mi piace moltissimo. Per me è una bella soddisfazione. Ho due figli, che hanno studiato e hanno entrambi un bel posto di lavoro. La mia eredità la lascio agli studenti”.

la kimeraE che l’insegnamento per Paola sia una vocazione scoperta con gli anni lo si capisce anche dal fatto che per farlo ha rinunciato ai giorni liberi: “I corsi li concentro il lunedì e il sabato pomeriggio, quando il negozio abitualmente è chiuso. L’annuale è in svolgimento, a breve partirà un minicorso base e un altro è già in programma a gennaio”. Nel frattempo, Paola ascolta i desideri delle future spose, interpreta idee e gusti. Crea i modelli, progetta gli abiti per la coppia e gli invitati: “In questo periodo? Il lavoro per fortuna c’è. Stanno arrivando i primi ordini per le cerimonie della primavera-estate”. Altri sogni da realizzare.