Il filo verde (anziché rosso) dell’attenzione all’ambiente segna ogni piccola e grande scelta fatta ‘dentro’ Fito. Un ristorante vegetale con il cocktail bar botanico dove i temi dell’ecologia si traducono in esperienze nel piatto all’insegna del bio, del km zero e del ‘mangiare consapevole’. Fito è stata la novità dell’estate 2022, un luogo in più da vivere. Nasce dal recupero e dalla ristrutturazione della Limonaia, all’ombra dei lecci del Castello Pasquini a Castiglioncello.

Fito al Castello PasquiniA creare Fito sono stati un medico e un ingegnere – Marta Cecchini e Luca Menini – che, da tempo, sognavano un posto così. Tanto da fare una vera e propria ‘maratona’ per partecipare al bando del Comune, investendo tempo, risorse e fatica. Apertura ufficiale: il 2 luglio. E la prima stagione è andata più che bene. Grazie anche al grande pianoforte a coda al centro del locale e a disposizione di tutti. Non solo: grazie al format “Natura in concerto” e a Castiglioncello Summertime il prossimo 30 settembre (ore 19.30 al teatro Nardini a Rosignano Marittimo) arriverà la bravissima Frida Bollani Magoni.

Fito al Castello Pasquini“Bar tutto nuovo, la ristrutturazione della terrazza, la cucina che non c’era… I lavori sono stati impegnativi ma Fito oggi è quello che sognavamo. Abbiamo creato una bella squadra, impostando il lavoro secondo la filosofia che ci accompagna anche per la scelta dei prodotti e delle materie prime. Il rispetto non solo per l’ambiente ma anche per le persone.

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Le idee e i progetti sono tanti, abbiamo appena iniziato. Vorremmo organizzare serate sui temi dell’ecologia, dare il nostro contributo al festival Inequilibrio che si svolge ogni anno al Castello Pasquini, ma anche arrivare ad avere terreni da far coltivare alla gente della zona”.

La ‘costante’ rimane comunque la tavola, come spiega Marta: “Le nostre chips di patate, affettate e fritte dal nostro cuoco una alla volta, sono già diventate famose sia per il pranzo e la cena che per l’aperitivo”. Per tutta l’estate hanno fatto furore il sushi vegano ma anche gli spaghetti alla salicornia o asparago di mare “che noi abbiamo battezzato ‘alle vongole salve’. Spaghetti che sanno di mare ma senza, appunto, le vongole”. Tra i secondi c’è il tagliere di fermaggi che non è un errore di battitura ma un tagliere di formaggi vegetali fermentati a base di frutta a guscio, realizzati da alcuni piccoli produttori.

E adesso che è arrivato l’autunno?

Fito al Castello PasquiniDa Fito al Castello Pasquini c’è il risotto con crema di zucca, formaggi vegetali, grano saraceno fermentato e mandorle tostate. Oppure il cous cous con grano saraceno, ceci, salsa al lievito e verdure arrosto e il Cannolo di zucchine con anacardi fermentati e crackers di semi di chia.

Tra i dolci piace molto il “Crudista”: “Tutto al crudo con panna montata di soia, frutta fresca, fave di cacao sminuzzate che ti arrivano al palato e le senti una ad una”. Infine, il caffè. E anche in questo caso si tratta di una scelta consapevole.