Testi e foto di Luca Gerli

Un “caotico” laboratorio di ceramica. Così piace chiamarlo a Deborah, e come non darle torto. Ogni angolo del suo laboratorio è affollato dalla presenza di ceramica, esperimenti e idee collezionate negli anni, ma si sa, gli artisti sono così, creativi e un po’ caotici, immersi nel loro flusso di idee e arte che a volte lasciano poco spazio all’ordine e alla logica.

Deborah CiolliAll’arrivo vengo subito accolto dai suoi Levrieri Spagnoli, gatti e capre. Benvenuti nel mondo di Deborah Ciolli! Fiorentina di origine e di famiglia matriarcale, frequenta gli studi presso l’istituto tecnico agrario, dove la grande passione per la chimica e la sua sete di curiosità la portano ad avere incontri ricreativi pomeridiani col suo professore e sua moglie, durante i quali fanno scoprire a Deborah il piacere del tè, come elemento di condivisione e interconnessione tra persone. Ne rimane affascinata.

Deborah CiolliUna volta diplomata si rende presto conto però che la sua idea di legame uomo-natura non trova coerenza e giunzione con gli studi appena conclusi. Nasce in lei il desiderio di creare un laboratorio in cui fare preparazioni galeniche o aprire una sala da Tè dove far incontrare persone di ogni genere ed estrazione sociale in un contesto in cui
la natura fosse il filo conduttore. La sua creatività e passione per la natura cominciano a concretizzarsi solo dopo essersi trasferita a Piombino insieme a suo marito, incoraggiata dal coniuge a frequentare dei corsi e provare a trasformare la sua passione in un vero e proprio lavoro. Impara così a estrarre pigmenti dalle piante e le tecniche di tintura su tela, partecipando a corsi di Batik.

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Nel frattempo prende parte anche workshop di ceramica senza però riuscire a capirla e apprezzarla fino in fondo, tant’è che decide temporaneamente di metterla da parte. Ma è solo questione di tempo, perché un pomeriggio, ad una mostra di tessuti a Certaldo conosce due ragazze, ceramiste, e colpita dal loro entusiasmo decide di dare a se e alla ceramica una seconda possibilità.

Deborah CiolliInizia acquistando ceramiche già fatte dilettandosi a colorarle e personalizzarle seguendo il suo flusso artistico e talvolta venendo incontro alle richieste dei suoi clienti. Sboccia definitivamente la passione di Deborah per la terra, e la voglia di creare sculture proprie si fa sempre più forte, si specializza così nel gres, un’argilla che una volta cotta risulta particolarmente robusta e resistente. Essendo la donna una figura preponderante nella vita
di Deborah le sue prime sculture ne sono delle rappresentazioni. Assumeranno un concetto più profondo al ritorno del suo viaggio nel Laos. Qui rimane tremendamente affascinata dalla forza d’animo e dalla resilienza delle donne locali, i loro vestiti ricamati e colorati la ispirano a utilizzare i centrini delle nonne come stampo per imprimere i ricami lungo il corpo delle sue “donne”, che una volta colorati ne diventano il vestito. Un po’ come a voler trasferire sulle proprie sculture la saggezza e la forza di quelle donne a cui quei tessuti hanno appartenuto.

Da quel momento le sue opere non sono più una sola rappresentazione estetica delle donne, ma diventano un vero e proprio omaggio ed esaltazione della loro forza. Le sue sculture si rifanno rigorosamente a signore reali, del passato o incontrate nel quotidiano, per esempio i capelli rossi cui è solita realizzare trovano ispirazione da una sua cara amica, stimata e rispettata da lei per la resilienza avuta nell’affrontare e superare le tante difficoltà incontrate nella vita.

Deborah CiolliPer lei i capelli rossi diventano quindi sinonimo di forza e coraggio, un dettaglio che decide di creare utilizzando i colini da Tè, unendo così le sue grandi passioni, l’arte e l’infuso. Il loro naso fatto a punto interrogativo perchè “le mie donne sono dubbiose” racconta Deborah, gli occhi sono chiusi per una visione introspettiva di se stesse, sono donne fatte di dubbi, non di certezze, prosegue lei. I suoi colori si rifanno a quelli del Mediterraneo, così come le terre utilizzate, per esempio quella proveniente da scarti alimentari che da qualche tempo ha iniziato a creare e lavorare.

La maggior parte delle sculture di Deborah hanno un significato profondo, a volte fatto di storie tristi, ma in molti esperimenti troviamo anche il suo lato più gioioso e spensierato della vita. Una creazione che ci ha fatto particolarmente sorridere è stata “Un Tè con le amiche” dove la rappresentazione di una donna che “esce” fuori da una tazza di Tè nasce dai suoi incontri a base di infusi con le proprie compagne. Persona attiva anche nel sociale con l’Associazione “Sempre Donna” tiene incontri terapeutici di ceramica con donne oncologiche. Mai ferma con le idee, il suo progetto futuro sarà quello di realizzare un laboratorio a impatto zero. Ogni suo pezzo è unico e fatto esclusivamente a mano, oggi alcune sue sculture sono esposte in Germania e in altri musei di Italia.