Sfiora i 9 milioni di euro l’utile del bilancio 2022 che Castagneto Banca 1910 presenterà per l’approvazione all’assemblea annuale dei soci, convocata per sabato 6 maggio. Subito una prima, bella novità: quest’anno il ritorno all’assemblea in presenza, e come location è stato scelto il Teatro De Filippo a Cecina.

In crescita tutte le masse amministrate, aumentate nel complesso di oltre 200 milioni: gli impieghi a clientela crescono di circa 61 milioni (+5,4%, arrivando a quota 1,2 miliardi di euro), la raccolta diretta cresce di 54 milioni (+4,3%, arrivando a quota 1,3 miliardi di euro) e quella indiretta di 86 milioni (+35%, arrivando a quota 333 milioni di euro). L’utile di esercizio si attesta a 8,8 milioni, dato che riflette il rendimento degli investimenti fatti dalla Banca guidata dal Direttore Generale Fabrizio Mannari a presidio del territorio e nella concessione di credito alle imprese e che sarà utile per alimentare il patrimonio aziendale allo scopo di continuare il sostegno al territorio di competenza.

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Eccellente il dato della rischiosità dell’attivo, con il credito deteriorato, che si attesta a
fine anno al 4,6% degli impieghi lordi (rispetto al 5,7% dell’anno precedente) con un tasso
di copertura del 61% che per le sofferenze si eleva addirittura all’84%: grazie a questo
dato le sofferenze nette (cioè quelle non coperte da svalutazione) ammontano a circa 4 milioni, un ammontare irrisorio rispetto allo stock di credito complessivo dell’Istituto.

Il margine di interesse di attesta a fine 2022 a 31,7 milioni, in riduzione rispetto l’anno
precedente a causa dell’effetto dell’aumento dei tassi sui finanziamenti accesi presso la
Banca Centrale Europea. Il Margine di intermediazione chiude invece a 43,4 milioni, in
crescita rispetto al 2021 grazie al buon andamento delle commissioni nette (+6% a quota
9 milioni di euro).

24 filiali su 4 province e 4 capoluoghi

In costante crescita la patrimonializzazione, con il patrimonio netto che si attesta a 117,4 milioni di euro e con il CET1 ratio che arriva al 18%, mentre solo due anni fa l’indicatore era al 15%. In realtà, nell’ambito delle Banche di Credito Cooperativo è improprio parlare di CET 1 individuale, in quanto la riforma delle BCC pone le singole banche sotto l’ombrello protettivo delle garanzie incrociate di gruppo (le cosiddette “Cross
Guarantees”) grazie alle quali il patrimonio di tutte le BCC e la capogruppo è messo a
fattor comune a garanzia del sistema: in tal senso, il Gruppo Bancario Cooperativo Cassa
Centrale Banca – del quale Castagneto Banca 1910 è l’unica banca toscana a farne
parte – chiude il 2022 con un CET 1 ratio che sfiora il 23% (per la precisione il 22,8%), uno dei più elevati del sistema bancario italiano.

Castagneto BancaCastagneto Banca 1910 impiega circa 180 dipendenti dislocati, oltre che
nella sede centrale, su 24 filiali aperte in ben 4 province, fra cui l’ultima – aperta ad aprile 2022 – ha permesso all’Istituto di insediarsi nel quarto capoluogo di provincia (dopo
Livorno, Grosseto e Pisa), un risultato che poche BCC possono vantare.

Proprio sui risultati del 2022 si concentra il Direttore Generale Fabrizio Mannari: “Abbiamo chiuso un ottimo bilancio. Tutti gli indicatori patrimoniali ed economici sono positivi e, in particolare il nostro istituto riesce a confermare la propria efficienza e la capacità di produrre reddito, caratteristiche che da sempre ci contraddistinguono, riuscendo al contempo a rafforzare la propria solidità patrimoniale e a ridurre la rischiosità dell’attivo”.